Pedro

lunedì 14 marzo 2011

A Olly con tanto Amore ...... Storia di Nemi



Nell'  Anima di Olly , risplendono piccole gocce d'amore che adesso si trovano nel mare  dello spirito

Storia di Nemi

 

 

Nemi paese incantato
< Ecco Nemi celato entro una conca di poggetti selvosi ,egli non teme il furiar de ‘ nembi e mentre il vento svelle la quercia dall’ime radici, l’oceano sospinge alle sonanti piagge e la schiuma nè turbina al cielo qua e la s’increspa, mormorando appena lo specchio ovale del suo vitreo lago. > (George Gordon Byron)


Piccolissimo ed antico borgo , ancora pressochè intatto sorto intorno al palazzo Ruspoli che, con i suoi giardini terrazzati ed i grandi saloni decorati , è senz’altro uno dei più belli dell’area Romana .

E’ situato su una roccia vulcanica a precipizio sul lago .

A Diana Arcina fu dedicato un tempio sulle sponde del lago nel luogo dove si trova il Nemus , bosco sacro , di cui sono ancora visibili i resti.
Sempre sulle sponde del lago è situato il museo delle Navi Romane , orgoglio del paese .

 

Il bacino di Nemi è stato abitato dalla media età del Bronzo , come hanno rilevato i recenti ritrovamenti di ceramiche in prossimità del museo delle Navi .

E’ ipotizzabile che anche nell’Età del Ferro , le pendici del cratere siano state occupate da villaggi sparsi , ma è solo a partire dalla fine dell’ Età Arcaica
(fine VI inizi V sec. a.c. ) che il luogo assume una posizione eminente e un ruolo protagonistico all’interno dei populi che costituivano la lega Latina .

Infatti stando a un passo di Catone , sappiamo che attorno a quell’epoca i vari popoli si riunivano attorno al santuario di Diana Nemorense per discutere i vari problemi da affrontare in politica estera .

Fu proprio in questo periodo che il santuario ricevette un aspetto monumentale , ancor oggi in parte visibile , e il luogo divenne meta dei personaggi più in vista della Nobilitas Romana .

Non a caso Caio Giulio Cesare vi edificò la sua villa , che divenne in seguito proprietà dell’imperatore Caligola .

Di questi numerosi secoli di storia rimangono varie e monumentali testimonianze archeologiche , la gram parte delle quali sono tutt’ora oggetto di studio .

Caligola devoto alla dea Iside , veniva proprio sul lago di Nemi a compiere i suoi riti che si svolgevano su due Navi a scafo piatto , stracariche di ornamenti , statue mosaici , tempietti e sovrastrutture varie .

 

Quando Caligola fu ucciso anche le Navi furono affondate . Ma per secoli sopravvisse la leggenda che c’erano queste due Navi favolose , e a lungo si tentò di recuperarle.

Nei primi anni del Novecento infine fu deciso che l’ unica via per recuperare le Navi intatte era quella di prosciugare il lago .

La prima Nave completamente emersa


Venne costruito il museo destinato ad ospitarle , che fu inaugurato nel gennaio del 1936

L’ ancora

Ma nella notte del 30 maggio del 1944 qualcuno dette fuogo alle Navi .

Si salvarono solo le parti in metallo e quel poco che era stato portato nei musei di Roma .

Ancora oggi , percorrendo il lungo pendio della via Appia su per i colli Albani fino a raggiungere Nemi e, volgendo lo sguardo nella conca profonda del lago che si fonde e scompare rapidamente nell’ombra della sera , si avverte che il tempo ha ben poco cambiato questo luogo da quando Diana riceveva l’omaggio dei suoi fedeli nel bosco Sacro .

Il tempio di Diana è scomparso , è vero , ma la stessa Diana potrebbe ancora indugiare su quel lido deserto , e vagare ancora per quei boschi selvaggi .


J. B. COROT : IL BAGNO DI DIANA( 1855 )

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